
La città di Pisa ospita installazioni provvisorie della scultrice boema Anna Chromy. L’autrice si è da tempo stabilita a Pietrasanta, nei cui laboratori e fonderie ha proseguito la sua opera, trovando in terra di Versilia gli stimoli per la maturazione del senso plastico che sa conferire ai suoi bronzi.
Anna Chromy è la scultrice che può vantare il maggior numero di sculture permanenti poste in Europa e Cina.
Pisa ospita in questo periodo, nelle sue vie e piazze, una interessante rassegna di sculture della Chromy.
Già arrivando dalla stazione si viene accolti dal Susyphus. Proseguendo nella passeggiata si incontrano altre sculture, che culminano, rientrando verso la ferrovia, nell’Alcyon, nel quale i corpi dei due coniugi, con la figlia di Eolo già chimericamente mutata in uccello e Ceice lanciato a raggiungerla uscendo dagli inferi dove la collera di Zeus l’aveva sospinto.
Una scultura che vive della plastica ricerca di un’unione tra i corpi di due amanti tanto belli e sfortunati, nell’armonia tra le curve dei muscoli e dei gesti che nell’aria si inseguono.
L’arte riluce nel bronzo modellato.





