
Bella, la scelta di concludere la stagione estiva dei concerti nel Giardini di Villa Paolina con l’esibizione dei giovani allievi della scuola Xiya International Piano di Jiangning (Nanchino).
I ragazzi e le ragazze ci hanno regalato non solo saggi di pianoforte, ma anche pezzi cantati e strumentali.
A dimostrazione che la musica è una magia d’emozioni che attraversa confini e culture, i giovani arrivati dalla Cina si sono cimentati con Puccini e, per la parte strumentale, con Mozart e Schubert.
Accanto a questi scampoli di cultura europea hanno voluto, con merito, proporre composizioni di autori cinesi e sublimare la serata con musica della loro tradizione, aprendo con “Fiori di Gelsomino” e chiudendo, ancora in coro, con “Io e la mia patria”.
Oltre alla maestria puntigliosa delle esecuzioni, colpiva l’entusiasmo di questa compagnia di giovani, virtuosi e ancora in formazione, nel trovarsi immersi in un contesto dalle cui radice nasce quell’immenso patrimonio melodrammatico che tanto successo riscuote a ogni latitudine, anche fin nelle lontanissime contrade che videro i fasti del regno di mezzo.
Culture millenarie che si incontrano, nel segno della curiosa attenzione alla storia, alle tradizioni, al comune desiderio di una modernità che salvi la meraviglia delle arti e ne faccia fondamento dell’amicizia tra i popoli e le nazioni. Per un mondo più sereno, lanciato con ottimismo verso un futuro di armonia, pace e bellezza.
Piano: Zihihao Wang, Violino: Qi Dai