A.Ca.b: si inizia con il passo giusto

Era una scommessa. Avevamo improvvisato l’organizzazione e ancora poco ci conoscevamo. La pubblicità dell’evento non contava su altro che i nostri canali social, qualche manifesto, un po’ di passaparola.

E, per di più, s’era dovuto decidere all’ultimo di anticipare la presentazione alla domenica, visti gli annunci allarmanti del meteo per il giorno successivo.

Abbiamo accettato il rischio.

La presentazione collettiva, voluta e interpretata nel segno del valore della lettura, con lo scopo principale di alimentare l’amore per i libri, il rilancio del piacere di trarne emozioni e conoscenza, s’è fatta.

L’andamento è andato altre le nostre più ottimistiche previsioni.

Argutamente stimolati dai due book blogger Chiara (Chiaramentelibri) e Matteo (Degusti_book), abbiamo illustrato le ragioni e il significato della nascita del nostro gruppo e dell’iniziativa, illustrato i nostri libri, ritagliato brevi spazi di autopromozione, giocato con il pubblico.

Senza vanità e senza inutile modestia, siamo stati bravi. Abbiamo esposto temi, proposto sentimenti e idee rispettando i tempi e con efficacia dialogica.

La presentazione è fluita dinamica e interessante, densa e accattivante, davanti a un pubblico attento e coinvolto.

Alla fine, s’è anche venduto qualche libro. Fa sempre piacere firmare dediche e nuovi lettori che manifestano interesse a quel che s’è narrato.

L’importante, il risultato che ci esalta, è il salto di qualità nell’unità di intenti e nella comune sensibilità. Tutti ne siamo usciti sottolineandolo.

Questa prima prova possiamo ben considerarla un successo.

E siamo intenzionati a costruirne altre, a portare in giro il nostro amore per i libri, perché il gusto della scrittura nasce e si alimenta della moltiplicazione delle letture. Nonché dallo scambio con il pubblico che si realizza negli incontri come quello di domenica 27.

È doveroso ringraziare il Bagno Nettuno (e Simona in particolare) per averci ospitato e per aver creduto nella bontà della nostra proposta. Altrettanto un ringraziamento va alla libreria Mondadori di Viareggio, che ha curato la raccolta e vendita dei libri.

Con Matteo e Chiara ci siamo detti che non finisce qui. Abbiamo aperto un rapporto di gruppo dentro l’originalità dell’esperienza, che siamo certi di potere positivamente coltivare.

Tra noi cinque la certezza è condivisa: A.Ca.b. comincia a navigare e può tentare il mare aperto. Ci metteremo entusiasmo e fantasia, impegno e intelligenza.

Ho filmato l’intera serata.

La ripropongo nel mio canale youtube (qui sotto il link).

È lunga, ma niente affatto noiosa. Gli spunti sono molti e diversi, la passione li percorre dall’inizio alla fine.

Chi vorrà vederla potrà trovare molti motivi di interesse.

Gabuzzi indaga nei bassifondi del mercato dell’arte

Vivo un periodo difficile. Il 22 aprile mi ha colpito una paresi di Bell. Vissi già un’analoga pesante esperienza otto anni fa. Non è sindrome grave, ma è parzialmente invalidante e rende gravosi atti elementari della vita. La paralisi del lato destro del viso – conseguenza del crollo del nervo trigemino – ostacola la masticazione, il bere, il parlare. L’aspetto più doloroso e pericoloso è l’incapacità di chiudere completamente l’occhio. L’ammiccamento non riesce e la cornea si secca, si va avanti a continue gocce di collirio per tutto il giorno e occorre proteggere l’occhio durante il sonno. Gli occhiali da sole sono obbligatori all’aperto.

Le cure – dopo il cortisone, vitamina B, agopuntura e fisioterapia – avviano un recupero lento e faticoso.

Così, dopo quasi tre mesi, sto appena ora ricominciando a uscire.

Per chi ama leggere e scrivere, come me, la perdita di efficienza visiva è terribile.

Vorrei riversare in una sorta di diario letterario questo viaggio attraverso la notte – intitolerei così il racconto – ma non trovo le energie e la serenità oculare per farlo.

In questa personale temperie è arrivata la pubblicazione del romanzo che avevo ultimato già lo scorso anno.

La fase di editing mi è riuscita faticosa, ma mi restituito il gusto del fascino della storia, della costruzione della trama, dell’affinamento dello stile.

Narro della quarta indagine del vicequestore Diomede Gabuzzi dopo la nomina alla Questura fiorentina.

Anche questa volta dovrà affrontare una sfida di alto livello, contro nemici sfuggenti, astuti, ambiziosi, cinici fino alla crudeltà.

Il profiler sarà messo a dura prova, fino alla tragedia vissuta in prima persona.

Rischierà d’essere escluso dall’inchiesta, ma il forte legame con la sua squadra lo vedrà ancora protagonista decisivo per l’esito della caccia ai colpevoli.

Sullo sfondo il mercato dell’arte, i suoi vicoli misteriosi, l’indeterminatezza delle variabili, l’intreccio opaco tra passione per la bellezza e smania d’affari.

Rileggerlo mi ha dato motivazione nel continuare a coltivare il personaggio del mio vicequestore e del caleidoscopio di protagonisti che lo accompagnano o ne incrociano l’attività e la vita.

Spero offra emozioni e buoni stimoli anche a chi vorrà leggerlo.

Presentazione in riva al mare

“Nero come la moda” è il mio ultimo romanzo pubblicato.

Nell’ambito del programma organizzato dall’Associazione Medusa per l’estate 2022, il Bagno Marusca di Lido di Camaiore ha ospitato la presentazione del libro in una cornice accogliente e affascinante.

L’occasione è stata preziosa per i commenti, sempre puntuali e articolati, dell’amico Umberto Guidi, che ha analizzato contenuti e stile con la consueta profondità di chi ama leggere e sa scavare nelle ispirazioni e delle storie.

Per l’autore è una interessante scoperta sentire cosa abbia colpito un lettore attento e capace di rilievo critico.

Così ho potuto, insieme al commentatore, entrare nei motivi che generarono la storia e spiegare cosa fu per me scriverla.

Un incentivo a proseguire nello sviluppo dei personaggi che l’hanno animata e a coinvolgerli in nuove avventure. Che sono già in gestazione.

Per chi volesse accostarsi al mio romanzo, questo è il link del video, pubblicato sul mio canale youtube, che riproduce l’intera presentazione.

Buon ascolto.

A Nemeton The Place si parla del vicequestore Gabuzzi

C’è un nuovo luogo per eventi e incontri a Massarosa.

Poche decine di metri sopra la via Sarzanese Nord è stata attrezzata un’area verde dedicata a ospitare momenti di convivialità artistica.

Lo si deve all’impegno di appassionate organizzatrici, che hanno messo in calendario una ricca successione di appuntamenti.

Tutto questo, sotto l’insegna “Nemeton – The Place”.

L’allestimento è grazioso e piacevole, con un grande spazio vuoto al cui fondo si colloca il palco e, intorno, sedute e tavoli.

Ho avuto la fortuna d’essere invitato a collocare la presentazione del mio ultimo romanzo, “Nero come la moda”, la sera del sabato 11 giugno.

La proposta artistica era articolata: arte culinaria, letteratura, musica.

Splendida occasione, aperta dalla cassettina veg da cultura biologica dell’Agriristorante La ficaia.

Saziato l’appetito e vellicato nel gusto, mi sono dedicato alla presentazione del romanzo, con l’aiuto dell’amico Giulio Marlia, maestro di cinema con eccellente cultura letteraria.

Avendo in sottofondo buon jazz ho illustrato, rispondendo alle domande di Giulio, il senso e i contenuti della storia che ho appena pubblicato.

Era la prima uscita pubblica e la prima volta che mi cimentavo in una piccola arena nella quale la parte letteraria era appena un intermezzo.

Ho tentato di essere in sintonia con la situazione.

Potevo far meglio, essere più disinvolto, metterci maggiore empatia.

Ma è stata la base per approfondire i temi di “Nero come la moda”.

Senza fare spoiler, penso di aver centrato l’obiettivo.

Nelle prossime uscite pubbliche lascerò spazio al dialogo, terrò meno astratti i temi.

Intanto, propongo questa prima presentazione, che spero incuriosirà chi leggerà questo articolo e lo invoglierà ad accostarsi a questa nuova, complessa indagine, del vicequestore Gabuzzi. In bilico tra dilemmi giuridici, spregiudicato uso (e abuso) dell’intelligenza artificiale, metodologie d’investigazione non ortodosse.